Dalla crisi economica indignazione, paura e rabbia sono diventati temi pervasivi del dibattito pubblico. Così come disincanto, vocazioni anti-establishment, astratte contrapposizioni tra popolo ed élite, sfiducia verso le istituzioni e i suoi rappresentanti. A questa ondata, irrazionale ma costante, la politica tradizionale non ha saputo rispondere, tra incomprensioni, incapacità di ascolto e silenzi. In questa cesura si sono inseriti nuovi partiti e nuove retoriche, rivoluzionarie negli slogan e reazionarie nelle risposte effettive. Il populismo non è quindi un mostro comparso dal nullo, ma qualcosa che ha trovato quotidiano nutrimento, fino a crescere a dismisura, diventando in molte parti del mondo forza di governo, volontà egemone.

Marco Revelli, politologo, col giornalista Alessandro Gilioli darà spazio ai temi del suo ultimo libro, La politica senza politica (Einaudi, 2019), che raccoglie e amplia il lavoro degli ultimi anni dedicato all’ascesa e alle cause dei populismi.

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