Il giornalismo dovrebbe avere un ruolo cruciale nell’informare sul riscaldamento globale, che la comunità scientifica considera la più grave emergenza ambientale della nostra epoca: una minaccia per l’abitabilità del pianeta, con impatti ormai visibili ovunque, Italia inclusa. Eppure, nelle pagine dei giornali e nei palinsesti televisivi, il clima trova ancora poco spazio, al contrario di quanto avviene per le pubblicità di aziende inquinanti, che così esercitano una grande influenza sul racconto giornalistico della crisi climatica e non sono quasi mai indicate tra i responsabili. Ne risulta così la cronaca di un delitto senza colpevoli, che impedisce alle persone di percepire la gravità del problema e ritarda le soluzioni di cui avremmo urgente bisogno. Lo dimostrano i primi risultati di un monitoraggio che Greenpeace Italia ha affidato all’Osservatorio di Pavia. Il rapporto completo del 2022, che ha messo sotto la lente i principali quotidiani e telegiornali nazionali, sarà presentato in pubblico la prima volta al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Uno spunto per discutere in modo più ampio il ruolo dell’informazione nell’emergenza climatica e delle necessità di liberare il giornalismo dal ricatto finanziario delle industrie inquinanti, per restituire alla cittadinanza un’immagine più indipendente e veritiera della crisi ambientale che stiamo vivendo.

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