Tutto lascia pensare che all'aumentare del successo aumentino gli accolli. Se è così, il fumettista Zerocalcare è in guai seri, dopo il successo internazionale di Strappare lungo i bordi, suo esordio nell'animazione trasmesso dalla piattaforma Netflix. Del resto, dalle prime illustrazioni nella scena romana e con il dirompente La profezia dell'armadillo, Zerocalcare si è fatto strada negli anni tavola dopo tavola (e accollo dopo accollo) su tutte le principali riviste italiane e nelle classifiche di vendita. Ultimo lavoro in ordine cronologico è Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia, dove trovano spazio le storie scritte in questi ultimi due difficili anni. Se nella storia recente del fumetto, di fronte ai numeri macinati, alla popolarità acquisita e alla nuova visibilità conferita a questa nobile arte possiamo pensare a un prima e a un dopo Zerocalcare, è giunto il momento per l'uomo e per l'artista di fare il punto della situazione su quanto seminato finora, e su cosa riserba il futuro.

Ad accompagnarlo in questa impresa sarà l'attore Valerio Mastandrea. Voce dell'Armadillo in Strappare lungo i bordi, il pluripremiato attore e regista non ha certo bisogno di presentazioni. Una carriera che si dipana lungo tre decenni, costellata di grandi interpretazioni tra cinema, teatro e televisione. Film culto come L'odore della notte di Claudio Caligari e interpretazioni che ne hanno consacrato le doti attoriali, come La prima cosa bella (per la regia di Paolo Virzì) che gli vale il David di Donatello come miglior attore. Nel 2018, invece, l'esordio alla regia con Ride, storia potente e aggraziata di una "morte bianca". Una di quelle vicende che riguardano tutti, ma che di solito finiscono inghiottite dopo pochi giorni nel perpetuo ciclo delle notizie. Perché la cinepresa, nelle mani giuste, sa farsi pungolo e coscienza di tormenti ed emozioni che non sappiamo o non vogliamo portare sopra la superficie.

A moderare l'incontro sarà Oscar Glioti, giornalista, scrittore e sceneggiatore.

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